Angelica
Un Festival 'ricerca', mostra soluzioni e contraddizioni, offre risposte ma pone anche domande, ospita nello stesso momento (non un concerto a settimana, ma una settimana di concerti) più eventi e musicisti, cercando di dire qualcosa sullo stato della musica e dei musicisti; rispecchia anche una dimensione sociale e, se possibile, la influenza; diventa un momento di contatto importante per tutti quelli interessati, dove anche la fruizione, il contesto, assumono ruoli importanti; lo stesso spettatore dovrebbe poter entrare a un concerto e uscirne piacevolmente 'divertito' e 'soffrire', o chiedersi molte cose, a quello successivo, non come regola ma perchè questa è la musica, la vita che si svolge, e forse, anni dopo, lo stesso spettatore potrebbe ribaltare il suo parere su quello che ha visto, perchè anche questo succede. Offrire un'esperienza nella quale immergersi, non come momento di consumo ma di riflessione, nel senso più ampio del termine che comprende anche la 'leggerezza' che può dare un concerto. Cercando di mantenere un equilibrio tra questi aspetti, tra diversità, nel 'rispetto' del fruitore; e cercando di essere 'attraenti' anche per il pubblico che si sposta solo in occasioni di eventi più popolari. Questi e altri elementi concorrono a formare un Festival, e la sua progettazione richiede molte risorse e una forte 'partecipazione' da parte delle Istituzioni.