21/11/2015
MOMA
Il manifesto di "NO (NEW) WAVE" negli archivi del Moma di New York https://www.moma.org/collection/works/156077?locale=it
26/08/2013
ART'O n° 24 - autunno 2007
L'arca perduta dell'underground bolognese. Conversazione con Giorgio Lavagna e Gianpietro Huber su Traumfabrik Blowup. A cura di Monica Nannini. ART'O n°24 - 2007- pag. 40-47. In libreria.
26/08/2013
Appello agli Autori
Se vi ritrovate nella lista degli autori Traumfabrik, siete pregati di mettervi in contatto. Le attribuzioni delle opere non sono sempre sicure, ci mancano notizie biografiche e fotografie. Può anche darsi che preferiate scomparire nella categoria non identificato, piuttosto che essere citati con nome e cognome (si sa le cose cambiano e forse non tutti fra voi sono contenti di comparire nell’elenco del mucchio selvaggio) Al contrario potreste riconoscere la vostra mano su reperti attribuiti ad altri o non identificati, se desiderate correggere tali eventuali errori fatevi sentire.
16/12/2007
Corriere della sera
Clavature va sul web, a cura di Michele Pompei, Corriere della Sera, 9 maggio 2007, pagina 12 Corriere di Bologna.
15/12/2007
http://www.exibart.com/notizia.asp/idnotizia/20865
original web page
15/12/2007
Exibart on line 13 ottobre 2007
A trent’anni di distanza riemerge il bubbone della Traumfabrik. La “fabbrica dei sogni” da cui presero le mosse stelle e stelline dell’underground bolognese. In principio fu il verbo e due suoi sacerdoti… Lungo le pareti si susseguono riproduzioni digitali di disegni, dipinti e collage. Un carro armato a forma di Mickey Mouse avanza sorridente e disinvolto, mentre Donald Duck, con la morte impressa negli occhi a mo' di teschio, spalanca inaspettate e fameliche fauci. Ma ecco finalmente il supereroe di turno, Superman: tutti confidano in una sua mossa risolutrice. E tuttavia anch'egli presenta delle anomalie, poiché indossa un goffo costume da Batman ed è privo di superpoteri. Sicché, inavvertitamente, viene pugnalato alle spalle da un anonimo criminale. In questa rapida carrellata d'immagini è racchiuso un emblematico abbozzo del mondo paradossale, apocalittico, estremo, ma spesso anche ironico e ricco di humour nero, di cui si fece artefice la famigerata Traumfabrik bolognese. Una Open House dalla quale, fra il 1977 e il 1983, emersero figure capitali per la storia del fumetto italiano, e pure film-maker, artisti ed esponenti della new-wave nostrana. Nata dall'occupazione di uno stabile disabitato nei pressi di Piazza Maggiore, la Traumfabrik divenne subito un polo d'attrazione per giovani creativi e non solo. Al suo interno operavano fumettisti del calibro di Filippo Scozzari e Andrea Pazienza (a quest'ultimo appartengono i due disegni sopracitati, Mickey Mouse e Donald Duck), nonché collaboratori delle oramai leggendarie riviste “Cannibale” (1976-1979) e “Frigidaire” (fondata nel 1980). Degni di nota pure il regista Renato De Maria, che al mondo di Pazienza ha dedicato il film Paz! (2001); Enrico Maria Serotti, che ha firmato molte tracce audio per i video e le installazioni di Eva Marisaldi; e il raffinatissimo creatore di effetti speciali Francesco Chiarini, che ha collaborato con colossi dell'animazione digitale come la Walt Disney, la Warner e l'Electronic Arts. Loro e tanti altri presero le mosse da quell'eccentrico luogo, lasciando -chi più chi meno- un segno del proprio passaggio. Tutti però accomunati e galvanizzati da imponenti dosi di musica punk e new wave, sulle cui onde si allinearono gruppi come i Gaznevada e gli Stupid Set. Andrea Pazienza - Donald Duck - 1976 A distanza di trent'anni, Neon celebra i trascorsi fasti di quest'intensa esperienza. Stimolata dal recente ritrovamento di ben 400 lavori su carta, lo spazio bolognese ha organizzato l'esposizione Traumfabrik Blowup, avvalendosi della collaborazione di due dei suoi fondatori, Giorgio Lavagna e Giampiero Huber. Oltre a disegni, collage e dipinti distribuiti su un lungo tavolo, l'allestimento prevede le loro riproduzioni digitali appese a parete e un sottofondo musicale che rispolvera brani di Iggy Pop, Ramones, Suicide, Gaznevada e molti altri gruppi musicali che ossessionarono i frequentatori della Traumfabrik. Infine, per quanto riguarda le testimonianze video, il 24-26 settembre sarà proiettato un cortometraggio di Mili Romano, a testimonianza degli eventi che in quei giorni del tormentatissimo 77 animarono il convegno di Bologna contro la repressione. Questa esposizione, che si pone all'insegna della memoria, invita altresì a riflettere sul presente, sul ruolo di non secondaria importanza giocato ancora oggi dalle culture giovanili o da contesti e strutture che a tale dimensione vengono ricondotti. Basti ricordare che Blu ed Ericailcane sono un genuino prodotto della street art, mentre il collettivo Zimmerfrei ha mosso i suoi primi passi al Teatro Polivalente Occupato. enzo lauria mostra visitata l'11 settembre 2007 dall'11 settembre al 13 ottobre 2007 - Traumfabrik Blowup neon>campobase, via zanardi 2/5 - 40131 bologna orario: dal martedì al sabato, ore 15-19 ingresso gratuito - info: tel. +39 051 5877068 info@neoncampobase.com; www.neoncampobase.com
15/12/2007
D la Repubblica delle Donne
N°559 luglio 2007 pagina 17- D lab - Memorie digitali /estetica '70 pixelizzata -
01/12/2007
Mousse
mousse magazine n°10 settembre 2007
01/12/2007
Flash Art
Flash Art n°266 ottobre-novembre 2007, pag 141, Recensione di Traumfabrik Blowup di Daniela Lotta.
13/05/2007
Appello ai Collezionisti
Se vi ritrovate in casa opere Traumfabrik siete pregati di mettervi in contatto. La ricerca di rarità non comprese nel Reperto 1 (ma anche di fotografie della casa e altra documentazione utile) è appena iniziata.
13/05/2007
Liberazione
La Traumfabrik: dal sogno alla disfatta di Giorgio Lavagna in 70, gli anni in cui il futuro incominciò n°11/1979, pagina 44, allegato a Liberazione del 19 aprile 2007.

Stupid Set
 

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