The Spirit of Radio
The Spirit of Radio s’insinua sornione nella ormai desueta tradizione dei ‘concept’ album di una volta, raccontadoci la vita e l’arte di Guglielmo Marconi, prendendo spunto e passione dai luoghi deputati ai primi esperimenti dello scienziato bolognese (Pontecchio Marconi-Bologna), treando linfa vitale dalle sue geniali e prestigiose intuizioni, ma soprattutto abbeverandosi al Moloch della sua piu'̀ importante invenzione la Radio, i cui riflessi e le cui implicazioni sociali hanno accompagnato e trasformato la società moderna.
The Spirit of Radio e’ un album (CD+Vinile) di ROCK allo stato puro: duro e tagliente nella sostanza, ma anche intimo e melodico quanto basta, per non creare danni permanenti all’udito. Inevitabile l’utilizzo di moltissimi strumenti ‘vintage’ (chitarre, amplificatori valvolari, bassi e sintetizzatori analogici) che tanto hanno contribuito alle ‘storiche’ sonorità del rock.
BREVE ELEGIA ALLA VALVOLA
(Marinetti docet)
Valvole urlanti, roventi e roboanti,
amplifictrici sonore di estasi
trasmettitrici felici di enfasi lontane
per orgasmiche fantasie oniriche
See the Thunder
A tre anni di distanza dall'uscita di "The Spirit of Radio", un concept album sulla vita e sulle invenzioni di Guglielmo Marconi, i Markonee hanno finalmente completato il loro secondo progetto discografico intitolato "See The Thunder" con una formazione rinnovata: accanto a Stefano "Pera" Peresson alle chitarre e tastiere e Carlo Bevilacqua Ariosti sempre alle chitarre, troviamo per l’occasione Luigi Frati al basso, Ivano Zanotti alla batteria e infine Gabriele Gozzi alle voci in sostituzione di Emiliano Gurioli.
Registrato negli studi ExCantine di Imola da Simone Casadio Pirazzoli, il disco è stato finalizzato (mixaggi e mastering) con la preziosa e prestigiosa collaborazione di Beau Hill (Europe, Alice Cooper, Ratt, Winger, Warrant, Twisted Sister, GaryMoore, Bob Dylan, Eric Clapton...) nel suo studio di Austin-Texas.
10 canzoni 10, originali ed inedite, che dimostrano come la maturazione e la compattezza della band, doti acquisite anche grazie ai numerosi e ripetuti concerti come 'opening act' di questi anni (Winger, House of Shakira, Ghottard, WhiteLion, Soul Doctor, The Sweet, Molly Hatchet, Tiketto, ecc.) hanno raggiunto quel grado di personalità e sicurezza indispensabili per emergere nel complicato scenario della musica rock di oggi.
Club of Broken Hearts
“Club Of Broken Hearts”, their brand new, third release, the Italian five-piece recorded 12 original tunes and delivers their strongest set of songs up to today.
This time produced by Stefano Peresson and Carlo Bevilacqua and mixed & mastered by Roberto Priori (Danger Zone, Wheels Of Fire), “Club Of Broken Hearts” also features a guest performance by Michele Luppi (Los Angeles, Secret Sphere, ex-Vision Divine). The album sees the band rocking a little harder than on their previous record, offering driving guitars, majestic vocals and a driving big time groove. Highlights include the rock anthem “I Say No (To The V Words)”, the catchy title track, the cleverly arranged “Shaken & Stirred” and the musical tribute to their hometown, “Rock City”.
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