Biografia
Majirelle e' originaria di Terni, in Umbria, ma vive a Forli'. Suona la chitarra da quando aveva diciotto anni e adora cantare da sempre. Ha suonato in vari gruppi, ma poiche' nessuno durava piu' di qualche mese, un paio d’anni fa ha cominciato a suonare da sola. Delle cantautrici presentate in quest’articolo, Majirelle e' tra quelle
dal suono piu' internazionale e “indie”. Tra i suoi ascolti preferiti, prevalgono gruppi della scena underground italiana come Redworm’s Farm, G.I.Joe, With Love, Giardini di Miro'; classici della new wave inglese come Joy Division e New Order, ma anche Le Tigre, The Slits, Xiu Xiu, Q and not U e Violetta Beauregarde.
"Quando ascolto Ludovico Einaudi, Mina e Nico", aggiunge Majirelle, "mi trasmettono cio' che credo possa essere chiamata ispirazione.
Non credo che una cantautrice debba necessariamente nutrirsi solo ed esclusivamente di musica d’altri cantautori. E' interessante vedere come altri hanno rielaborato schemi e ne abbiano proposti di nuovi, ma credo che con questo tipo d’approccio finisci per annoiare ed annoiarti. Io ho un approccio piu' caotico”. “Molte persone mi hanno detto che le mie canzoni non hanno un suono molto italiano”, continua l’artista, “Io non me ne ero mai resa conto. Pero' quando scrivo mi allontano volutamente da certe sonorita' piu' adatte al cantautorato in italiano, forse anche perche' e' una tradizione che rispetto molto e non vorrei sporcarla con una scrittura che potrebbe risultare ibrida. Credo che ci voglia molto talento a scrivere belle canzoni in Italiano. Ho qualche brano in italiano, ma cantare in inglese rende cio' che voglio dire accessibile a piu' persone”. Le sue canzoni delicate e confidenziali le trovate in un adorabile dischetto autoprodotto intitolato poetry
of emptiness e in uno split con le modenesi Black Candy, uscito su Fooltribe.